E’ una valutazione del movimento ideata da due clinici americani, con l’obiettivo di creare uno strumento scientificamente validato utile al fisioterapista nell’individuare le origini del dolore muscoloscheletrico. Il sistema SFMA si basa sullo screening di 7 movimenti di base, e divide i movimenti in funzionali, disfunzionali, dolorosi, non dolorosi. Un movimento funzionale non doloroso è un movimento considerato “normale” – i canoni di definizione del movimento normale derivano da studi epidemiologici e campionature sulla popolazione sana, mentre un movimento disfunzionale è un movimento che esce da questi canoni, che quindi può causare o predisporre l’insorgenza di dolore. L’SFMA individua e indaga le origini di queste disfunzioni, tracciando la via di correzione delle stesse: a volte è necessario un intervento manuale esterno, molto spesso si tratta di rieducare la persona ad eseguire un movimento corretto, attraverso esercizi progressivi che una volta appresi insieme al fisioterapista o al preparatore atletico, possono essere eseguiti in autonomia a casa.